mercoledì 28 gennaio 2015

La fotocamera e il fotografo


La fotocamera è un mezzo per catturare (su pellicola o su supporti di memoria digitali) una immagine e per quanto sofisticata essa sia, da sola non crea fotografie memorabili.
Potremmo paragonare la fotocamera a una matita: una matita può essere utilizzata per tracciare fantastici disegni, schemi, progetti, grafiche artistiche o scrivere capolavori letterari, ma può anche essere utilizzata maldestramente per fare segni astrusi, sgorbi, rozzi disegni o scrivere frasi sciocche o sgrammaticate.
Cos'è quindi che fa la differenza?
La differenza la fa chi la utilizza, ovvero la competenza, l'ispirazione, la bravura, la vena artistica e l'esperienza di chi la usa.
La stessa cosa avviene con le fotocamere: una fotocamera catturerà immagini che dipenderanno dal suo utilizzatore e dalla sua personalità, esperienza e capacità di fare o meno lo scatto al momento e nel posto giusto, dal suo gusto e dalla sua attitudine o meno di comporre in maniera interessante l'immagine e di impostare con competenza i vari settaggi della macchina fotografica (lunghezza focale dell'ottica / tempi di esposizione / apertura del diaframma / bilanciamento colore, ecc.) al fine di ottenere l'effetto desiderato.
In breve, l'elemento più importante nella realizzazione di una fotografia non è la fotocamera ma il fotografo e quindi per migliorare i risultati che si ottengono fotografando si deve in primo luogo lavorare su se stessi, creando e sfruttando ogni occasione possibile per ampliare la propria esperienza, capacità e creatività.


domenica 25 gennaio 2015

Luci ed ombre

In un media fondamentalmente bidimensionale qual'è la fotografia, la rappresentazione della tridimensionalità è data dal gioco di luci ed ombre che scolpiscono il soggetto ripreso.
La maestria dei grandi fotografi ritrattisti consiste nello scegliere l'angolo, il momento di ripresa e la posa del soggetto che permetta di valorizzarlo al meglio, esaltando certi aspetti e celando altri, il tutto utilizzando la luce naturalmente presente o l'illuminazione artificiale (flash o fari a luce continua) e in qualche caso ricorrendo a degli elementi modificatori (pannelli traslucidi, riflettenti, coprenti, ecc.).
Nel caso l'elemento ripreso sia inamovibile e di grandi dimensioni (paesaggi, costruzioni, ecc.) ecco che la maestria dei grandi fotografi paesaggisti, consiste nel fotografare tale elemento  in un particolare momento della giornata, quando la luce solare presente, incidente o riflessa dal cielo, con la sua inclinazione e colorazione e il contrasto di luci ed ombre derivanti, ne pennella al meglio le forme.
Le luci e le ombre giocano un ruolo fondamentale per caratterizzare una fotografia, per creare una ambientazione e per suggestionare, in maniera drammatica o dinamica lo spettatore.
Alle volte si è portati a pensare che siano necessari molti punti luce per fare delle belle fotografie: in alcuni casi è vero, ma in molte situazioni, come nel caso della fotografia sottostante, si ottengono ottimi risultati anche con una sola fonte di luce.

Paola S. ripresa con un gioco di chiaroscuro che ne esalta il bel viso.
Luce flash modificata con un softbox

lunedì 19 gennaio 2015

La liberatoria fotografica

La liberatoria fotografica è un documento che regola la concessione di utilizzo delle immagini.
La liberatoria può essere per uso commerciale (con finalità di lucro) o non commerciale (senza finalità di lucro) e viene generalmente sottoscritta dal modello e dal fotografo per stabilire che tipo di utilizzo è consentito delle immagini realizzate congiuntamente.
Quando fotografiamo delle persone con la formula TFCD (Time for CD), generalmente facciamo sottoscrivere ad esse e controfirmiamo anche noi una liberatoria per uso non commerciale: in tal modo i soggetti fotografati ci autorizzano ad utilizzare le immagini realizzate durante la sessione fotografica in diversi ambiti (principalmente noi indichiamo mostre, concorsi, internet) e noi li autorizziamo ad usare le immagini che gli forniremo a patto che tale utilizzo avvenga senza finalità di lucro e previa citazione del nostro copyright.
Quando come fotografi sottoscriviamo le liberatorie non commerciali, noi dichiariamo che non utilizzeremo le fotografie effettuate congiuntamente a fini di lucro senza  una espressa autorizzazione scritta del soggetto fotografato, che avrà quindi la possibilità, qualora dalle immagini vengano ricavati dei proventi, di poter contrattare un suo beneficio economico quale contropartita per l'utilizzo commerciale della sua immagine.
Con la sottoscrizione della liberatoria ad uso commerciale invece il modello, oltre ad attestare di aver ricevuto un corrispettivo pecuniario, autorizza l'utilizzo delle immagini realizzate e dichiara di non avere nessun diritto ad ottenere ulteriori corrispettivi pecuniari o contabili e che non rivendicherà alcun diritto di tale tipo per alcuna ragione nei confronti del fotografo e/o dei relativi commissionari e/o sublicenziatari.
In qualsiasi caso per i soggetti minorenni fotografati, la sottoscrizione della liberatoria deve avvenire da parte di chi ne esercita la patria potestà.

P.S. Un facsimile del modello di liberatoria non commerciale che utilizziamo è consultabile al seguente link http://gibiennephoto.blogspot.it/2017/06/la-liberatoria-fotografica-non.html

venerdì 16 gennaio 2015

Noi e il TFCD

Come appassionati di fotografia cerchiamo sempre occasioni per fare pratica e ampliare le nostre tecniche e capacità.
Uno dei sistemi che inizialmente abbiamo utilizzato, esaurita la disponibilità e la pazienza dei familiari, è stato reperire soggetti che gratuitamente si prestassero a posare per delle sessioni fotografiche per ritratti o fashion.
Il mezzo più efficace è stato il passaparola tra i colleghi e amici, soprattutto di GB, che conoscevano la sua passione fotografica e avevano già visto alcune immagini da lui realizzate.
È iniziata così la nostra esperienza di effettuare ritratti in TFCD che ci ha permesso di ampliare il nostro portfolio e dato la possibilità di affinare il nostro modo di rapportarci con i soggetti ripresi.
Ciascun soggetto ha una sua personalità e ogni sessione fotografica risulta diversa una dalle altre: le persone timide e insicure devono essere guidate e rassicurate durante la sessione in modo che, piano piano, riescano a prendere confidenza e abbiano la possibilità di esprimere il meglio di sè, le persone esuberanti devono essere pazientemente seguite per riuscire a mantenerle nel punto dove si sono predisposte al meglio le luci e riuscire a sviluppare qualche idea.
Il vantaggio che abbiamo, lavorando assieme, è che scherzando tra di noi abbiamo modo di rilassare i soggetti più timidi e di "distrarli" da quella che può essere per loro una fonte di tensione, ovvero essere al centro dell'attenzione e protagonista principale della scena.
Per i soggetti più dinamici, essere in due a fotografare permette di avere maggiore disponibilità per "contenere" l'eccessiva esuberanza e frenesia.
In tutti i casi cerchiamo di fare in modo che la sessione fotografica sia un momento gratificante per i soggetti ripresi, affinché essi ricordino con piacere tale esperienza.

Alice B.

giovedì 15 gennaio 2015

Il TFCD cos'è?

In ambito fotografico TFCD è l'abbreviazione della frase convenzionale inglese Time for CD con la quale viene indicato che il/la modello/a che partecipa alla sessione fotografica, non avrà un compenso economico ma riceverà invece su un supporto informatico (all'origine era il CD, oggi sono i DVD o altri tipi di supporto informatico quali memorie allo stato solido, ecc.) o per via telematica alcune delle fotografie realizzate durante la sessione.
Questo tipo di accordo tra fotografo e modelli permette ad entrambe le parti di usufruire ciascuno delle capacità dell'altro.
Così facendo il modello ha l'occasione di:
1) fare esperienza e imparare o migliorare le proprie tecniche di posa;
2) avere degli scatti fotografici con i quali crearsi o ampliare il proprio book senza dover pagare il fotografo;
3) farsi conoscere da un potenziale datore di lavoro (il fotografo).
Il fotografo dal canto suo, tramite la formula TFCD ha la possibilità di:
1) usufruire di un modello senza l'onere economico derivante (quindi può utilizzare l'occasione per sperimentare/sviluppare progetti fotografici personali);
2) valutare all'atto pratico le potenzialità di un eventuale collaboratore (il modello) da ingaggiare in futuro;
3) se il fotografo è alle prime armi, imparare ad interagire con il modello e iniziare a crearsi  un portfolio.
È evidente che più è famoso il fotografo e più aumentano le possibilità che trovi aspiranti modelli  disposti a collaborare con la formula TFCD (di contro, però, il fotografo affermato, soprattutto se deve garantire un risultato all'altezza delle aspettative di un eventuale committente, tenderà a rivolgersi ad agenzie che gli forniscano modelli già abituati a posare e a lavorare professionalmente), mentre più è affermato il modello e più è difficile che esso si presti a questo tipo di collaborazioni.
Anche nel caso di fotografie fatte con la formula TFCD è opportuno che tra fotografo e modello vengano sottoscritti degli accordi per l'utilizzo degli scatti realizzati (liberatorie): in questo modo entrambe le parti hanno ben chiaro quelli che sono i propri diritti e limiti di sfruttamento delle immagini create congiuntamente.
la bella e brava Valentina M.
da noi recentemente fotografata in modalità TFCD






























Occasionalmente anche noi effettuiamo sessioni TFCD in zona Verona: chi fosse eventualmente interessato può contattarci all'indirizzo gibiennephoto@gmail.com.

giovedì 8 gennaio 2015

Foto di gruppo (ciclistico)

Fatto!
Dopo un ulteriore rinvio (dal pomeriggio del 5 fino alla mattinata del 7 gennaio la piazza Brà di Verona è rimasta ingombrata dalle strutture per la realizzazione del tradizionale falò del 6 gennaio), finalmente ieri sera abbiamo fotografato sotto l'Arena una rappresentativa del gruppo ciclistico di Nicola.
Per illuminare il  gruppo sono stati utilizzati 3 flash canon 540 a 1/8 di potenza raggruppati su un monopiede (sono stati impiegati 3 flash a potenza ridotta al posto di uno solo a potenza piena per avere  tempi di ricarica più rapidi e poter fare più foto in sequenza) e attivati in remoto con un radiocomando.
Fortunatamente la temperatura rigida non ha smorzato nè le batterie delle fotocamere e dei flash nè l'entusiasmo dei ciclisti, che al termine si sono riscaldati al bar con caffè, tè, cioccolata e vin brulè.

sabato 3 gennaio 2015

Lo sfondo senza i modelli

Liberata dalle strutture del palco utilizzato per il concerto di capodanno e per le riprese di un film, piazza Brà questa sera era lo scenario ideale per ambientare la fotografia del gruppo ciclistico di Nicola.
Un piccolo particolare però ci ha costretto a rimandare la foto: i ciclisti, approfittando del bel tempo odierno, nel pomeriggio hanno fatto un allenamento intensivo di circa 80 km  e sono tornati con la divisa sociale bagnata di sudore.
Proporre loro di indossare gli stessi indumenti alla sera per fare delle fotografie per il calendario, sarebbe equivalso a mettere la squadra k.o. per una settimana causa raffreddore.
Si è deciso quindi di rimandare a lunedì 5, sperando che piazza Brà sia sgombra come questa sera e non siano in corso i preparativi per la festa del 6 gennaio.
Speriamo bene.
 
Verona, Piazza Brà durante il periodo natalizio (senza i ciclisti)

La pazienza di aspettare il momento giusto

Nicola ha proposto all'associazione sportiva ciclistica di cui fa parte di fare, durante l'anno, una serie di fotografie con ambientazione stagionale, da utilizzare eventualmente per realizzare a scopo benefico un calendario del 2016 da distribuire assieme alle associazioni paesane.
Visto il periodo la prima immagine da realizzare era quella di dicembre che si è pensato di ambientare a Verona con lo sfondo della stella e dell'Arena.
Data la situazione luci davanti all'Arena, si è valutato necessario utilizzare dei flash in remoto e per essere sicuri del risultato ed evitare di far uscire a vuoto e al freddo (-2 gradi ) un gruppo di persone, noi due siamo andati alla sera del 27 dicembre in piazza Brà per fare una prova.


Il risultato è stato abbastanza buono: abbiamo individuato quale era la posizione migliore dalla quale scattare le foto, come illuminare il gruppetto di ciclisti e quale obiettivo utilizzare.
Tutto bene quindi? No!
Il giorno dopo esattamente sul punto dal quale si voleva fare la foto, hanno iniziato a montare il palco per lo spettacolo per la notte di capodanno!
Per fortuna che c'è una webcam, collocata sul municipio di Verona, puntata sulla piazza Brà e c'è stata l'opportunità di verificare in tempo reale la situazione sul luogo e informare il gruppo sportivo che la foto sarebbe stata fatta in un altro momento.
Oggi, dopo circa una settimana, hanno iniziato a smantellare la struttura e forse questa sera (manifestazioni varie e disponibilità dei ciclisti permettendo) ci sarà la possibilità di andare a fare questa benedetta foto.
Incrociamo le dita.

venerdì 2 gennaio 2015

Il nostro viaggio nel mondo della fotografia

L'aspetto magico della fotografia è che permette di cristallizzare nel tempo l'immagine di una realtà che a volte è tale solo per pochi millesimi di secondo: compito del fotografo è quello di essere testimone (e in qualche caso elemento catalizzatore) di quel momento e di tramandarne visivamente il ricordo.
Lungi dal pretendere di essere maestri di un'arte della quale siamo semplici appassionati, abbiamo pensato di costruire questo blog quale nostro personale spazio di riflessione e condivisione del viaggio che abbiamo iniziato anni fa nel mondo della fotografia.
Giovanni Battista e Nicola Micheletti


Divanetto 2014
 immagine di prova di utilizzo di luce continua HMI 575watt