mercoledì 14 dicembre 2016

Novembre a Venezia

Nel mese di novembre Giovanni Battista è stato a Venezia e ha catturato alcuni suggestivi scorci autunnali della città lagunare.

 
 
 


venerdì 11 novembre 2016

Le sfide delle sessioni fotografiche TFCD

Per noi uno degli aspetti più interessanti di questo periodo, dove offriamo la possibilità di effettuare gratuitamente delle sessioni fotografiche con la formula TFCD, è quella di trovarsi di fronte a soggetti con esigenze diverse e ci troviamo quindi di volta in volta nella necessità di procedere in maniera differente poiché si spazia da aspiranti modelle/i, a musicisti alla ricerca di immagini di qualità per inviarle alle agenzie di stampa in occasione di loro esibizioni, a persone che vogliono avere ritratti migliori di quelli classici uso fototessera o qualcosa di più decente degli autoscatti fatti col telefonino, a soggetti che necessitano di fotografie da inserire nel proprio curriculum.

Per ogni persona cerchiamo prima di capire quali sono le necessità, consigliandola anche nella scelta dell'abbigliamento da portare, e poi cerchiamo di impostare il set fotografico (luci, sfondi, ambientazione, pose) anche in base alle sue caratteristiche fisiche e attidudini, in modo da riuscire a realizzare delle serie di immagini che possano essere più funzionali per soddisfare tali esigenze.

Una delle richieste più recenti che abbiamo avuto è stata quella di Emanuela che, dopo aver effettuato esperienze internazionali nel settore alberghiero e dell'ospitalità, necessitava di avere delle immagini da inviare ad alcune agenzie e da inserire nel proprio curriculum per poter effettuare, nell'ambito del master universitario che sta svolgendo, un tirocinio in un hotel di una nota catena alberghiera internazionale di alta qualità.

Vista la tipologia del settore e la giovane età di Emanuela, abbiamo cercato di rappresentare sia la sua freschezza e confidenza, sia il suo naturale portamento di classe facendole indossare, in uno dei suoi cambi d'abito, una giacca e pantaloni scuri assieme a una camicia bianca che fosse molto simile all'abbigliamento formale di un concierge e per dare l'immagine della donna manager, in alcune foto l'abbiamo fatta posare con dei fascicoli sottobraccio

Alcune delle immagini con tale abbigliamento sono presenti nel sottostante composit:


Oltre a queste fotografie con lo sfondo bianco, abbiamo realizzato altre immagini meno formali e con abbigliamento e ambientazioni decisamente diverse, in modo che Emanuela abbia immagini utili per altri ambiti oltre a quelli legati ai suoi progetti lavorativi.

giovedì 3 novembre 2016

L'abbigliamento delle modelle per realizzare delle fotografie per un book 2


Le foto che abbiamo recentemente realizzato con Krizia costituiscono, per le aspiranti modelle. un ottimo esempio di abbigliamento da portare alle sessioni fotografiche per crearsi un book: abiti di diverso tipo (eleganti, casual, sportivi, ecc.) consentono di variare genere di fotografia (ritratto formale, fashion,  glamour, ecc) e di mettere in evidenza le doti e le capacità di posa della modella.

Per le aspiranti indossatrici, un consiglio abituale che diamo è quello di portare alla sessione fotografica anche un paio di costumi da bagno (o abbigliamento intimo elegante), preferibilmente tinta unita, che consentono di effettuare senza imbarazzo immagini sulla effettiva fisicità della persona.

Nel caso di Krizia, grazie alla sua disponibilità, le sue caratteristiche fisiche e alla sua ottima attitudine alla posa, abbiamo anche realizzato delle fotografie di tipo boudoir: immagini di questo genere devono sempre essere presenti nel portfolio di qualsiasi fotomodella che punti a ottenere degli ingaggi per effettuare sfilate o realizzare fotografie pubblicitare di abbigliamento intimo.


domenica 30 ottobre 2016

Il Boudoir in fotografia


Con il termine Boudoir in fotografia si intende il genere di immagini glamour che esalta la femminilità delle donne, ritraendole in pose intime e sensuali, generalmente in abbigliamento da camera (la parola boudoir è utilizzata per indicare il salottino o stanzino,  abitualmente adiacente alla camera da letto e venuto di moda nel 18° secolo, utilizzato dalle signore per conversazione elegante e intima o per toletta).


Approfittando della gentile disponibilità di Krizia, recentemente abbiamo avuto modo di effettuare alcuni scatti di stile boudoir a margine di una sessione fotografica di ritratti.

L'arte della fotografia consente di creare immagini come quelle soprastanti, che fanno pensare che Krizia sia stata ritratta in una elegante stanza da letto: in realtà l'ambiente è lo scantinato dell'abitazione di Nicola, utilizzato prevalentemente come garage e occasionalmente come sala di posa.

Per dare l'idea di una camera da letto non servono molti oggetti: bastano solo alcune coperte, cuscini e lenzuola e una modella in abbigliamento intimo (in questa occasione un paio di bellissimi costumi da bagno indossati con raffinata eleganza da Krizia).

Mentre durante la sessione fotografica per i ritratti abbiamo utilizzato delle luci flash modificate con dei softbox, un beauty dish e una parabola con griglia, per effettuare queste immagini abbiamo scelto di adoperare una sorgente di luce continua (un faro HMI da 575 watt) contenuto in una ampia parabola, indirizzato a seconda dei casi verso una parete o il soffitto bianco del garage, in modo da illuminare indirettamente e in maniera diffusa la scena (un vantaggio della luce continua rispetto ai flash è quello che consente di visualizzare con maggior precisione e immediatamente il gioco di luci ed ombre che si creano sul set, inoltre permette di scattare in continuità senza dover attendere i tempi di ricarica tipici dei flash, cosa importante quando siamo in due a scattare contemporaneamente).

Per riprendere queste immagini è stata utilizzata una fotocamera Canon 7D impostata a 800 ISO, con obiettivo 85mm 1.8 utilizzato alla massima apertura. I tempi di scatto sono stati rispettivamente per la prima immagine 1/1000 di secondo, mentre il tempo di esposizione della seconda fotografia è stato di 1/800 di secondo.

Queste immagini sono state realizzate al termine di una proficua sessione fotografica, effettuata in modalità TFCD, principalmente incentrata su ritratti e fashion, dove Krizia ha dimostrato non solo ottime attitudini e capacità di posare di fronte alla macchina fotografica ma anche di saper interagire con efficacia e dinamicità con chi fotografa.


mercoledì 26 ottobre 2016

Sessione TFCD con Katia




Nel fine settimana appena trascorso abbiamo avuto l'opportunità di effettuare delle sessioni fotografiche TFCD con delle talentuose aspiranti modelle che ci hanno l'occasione di sperimentare diverse idee e di affinare la nostra competenza nei generi ritratto/fashion/boudoir.

Sabato abbiamo incontrato Katia, che necessitava di avere velocemente delle immagini per fare un book da inviare ad alcune agenzie con le quali aveva fatto dei provini: considerato il suo fisico da indossatrice e vista la sua attitudine per interpretare disinvoltamente ruoli diversi, abbiamo cercato di mettere in evidenza oltre al suo fisico, la sua versatilità e freschezza realizzando, oltre ai classici ritratti, anche  fotografie che richiamassero lo stile di immagini presenti in diverse riviste di moda e in alcune campagne pubblicitarie.

Alcuni degli scatti che abbiamo effettuato sono raccolti nei tre composit soprastanti, che rappresentano in maniera sintetica un piccolo saggio delle potenzialità di Katia, a cui auguriamo di poter soddisfare il suo desiderio di trovare ingaggi come modella e indossatrice.

giovedì 20 ottobre 2016

L'abbigliamento delle modelle per realizzare delle fotografie per un book

    Una delle domande che abitualmente le aspiranti modelle fanno prima di fare una sessione fotografica per fare un book è: che abbigliamento devo portare?

    La risposta a questa domanda è legata al tipo di settore nel quale la modella vuole promuoversi: se le servono delle immagini per mostrarsi come indossatrice di capi di abbigliamento (genere fashion), sarà necessario fare fotografie con abiti di diverso genere e quindi noi consigliamo di portare vestiti eleganti (sia con gonne che con pantaloni), sportivi e casual, con calzature adatte ai vari tipi di abbigliamento (scarpe o sandali col tacco alto, scarpe basse, da tennis, ecc.) e relativi accessori (collane, cappelli, sciarpe); naturalmente nel guardaroba dell'aspirante indossatrice non deve mai mancare un costume due pezzi (preferibilmente tinta unita) non troppo provocante, in modo da poter realizzare senza imbarazzo foto a figura intera che rivelino com'è effettivamente il suo corpo.

    Se invece la modella vuole promuoversi in ambito fashion-glamour ecco che oltre agli abiti dovrà avere anche un abbigliamento intimo elegante, che sia seducente e che valorizzi ed esalti le sue caratteristiche fisiche (oltre a mutandine, reggiseni è importante che ci siano scarpe o sandali con il tacco alto che rendono più affusolati i polpacci).

   Se il settore di riferimento per la modella è legato a lavori di ufficio (segretaria, impiegata, ecc.) o di rappresentanza, l'abbigliamento dovrà essere formale (giacca, pantaloni e/o gonna, camicia, scarpe basse) con pochi accessori (preferibilmente niente collane o anelli) e non dovranno esserci acconciature vistose o stravaganti.

    Qualora invece alla modella servissero delle immagini per promuoversi come hostess per eventi e fiere, l'abbigliamento (e l'atteggiamento) dovrà essere meno formale, leggermente più seducente, con braccia e gambe scoperte (in questo caso è meglio che si abbia a disposizione scarpe dal tacco alto che permettono di far risultare i polpacci più affusolati).

   Tutto dipende dal settore nel quale il soggetto fotografato vuole promuoversi e dal tipo di fotografie che intende realizzare.

Un consiglio generale che diamo sempre a tutti gli aspiranti modelli è quello di avere materiale per almeno 5 cambi d'abito e che gli abiti siano di genere diverso, così da avere al termine della sessione una varietà di foto sufficiente per creare un book interessante, che faccia risaltare l'attitudine del modello per i vari settori nei quali intende promuoversi.

lunedì 26 settembre 2016

Contrasti

 

     La fotografia di strada ("street photography") è un genere fotografico che comprende la ripresa di elementi o soggetti in situazioni reali e in maniera spontanea in luoghi pubblici, mettendo così in in evidenza alcuni aspetti della società.

     Un piccolo esempio di street photography è l'immagine soprastante, scattata da Giovanni Battista nel febbraio 2013 nel corso di una nevicata in una via di Verona, che racchiude in sè diversi elementi contrastanti: l'immagine pubblicitaria di una elegante e truccata modella semisvestita in abbigliamento intimo esposta davanti ad un negozio, contrasta con le due passanti infagottate, ben coperte fino ai capelli da comodi e caldi abiti invernali.

    Per scattare questa fotografia Giovanni Battista ha utilizzato una Olympus E-PL2, tempo di scatto 1/80 di secondo a iso 400. Nei dati di scatto non è indicata l'apertura di diaframma e la lunghezza focale dell'obbiettivo poiché probabilmente ha utilizzato una vecchia ottica olimpus (ipotizzo un 50mm F1,2) innestata sulla E-PL2 con un anello adattatore e messa a fuoco manuale.

mercoledì 14 settembre 2016

Documentazione evento sportivo


    A fine agosto, in occasione della festa del paese, a Dossobuono c'è stato un evento sportivo non  agonistico con bici storiche, organizzato dalla locale società ciclistica (di cui Nicola è l'attuale presidente), che ha visto la partecipazione di un nutrito gruppo di appassionati ciclostorici.

    Assieme ad altri due fotografi, entrambi siamo stati coinvolti per documentare la manifestazione: Giovanni Battista a bordo della macchina apripista e Nicola in bicicletta nel gruppo. 

    Le immagini che abbiamo realizzato sono visibili nella galleria fotografica del sito dedicato all'evento.

    Per dare una patina di vintage alle immagini, tutte le fotografie in postproduzione sono state convertite in bianco e nero.

   L'immagine di apertura di questo post è stata fatta da Giovanni Battista e ritrae Nicola, con bici e abbigliamento anni '80, in azione in salita con la macchina fotografica sulle spalle.

   Per quanto riguarda la scelta delle macchine fotografiche e degli obbiettivi utilizzati,  Nicola ha utilizzato un Canon 7d con obbiettivi 24 e 50mm; Giovanni Battista ha utilizzato sia una Canon 5D con obbiettivo 50mm F/1,8 che la Olympus E-PL2 e la Olympus E-3, quest'ultima con uno zoom 70-300.

giovedì 8 settembre 2016

Riflessioni


    Fotografare è un'arte: è creare o trovare il momento, la situazione e l'immagine giusta da catturare e tramandare nel tempo, perché crei curiosità, emozione, ricordi.

    Non sempre servono mezzi speciali per ottenere tali risultati: è importante invece mantenere la mente aperta e essere pronti a cogliere l'attimo, come nella bella l'immagine di questo post, fatta da Giovanni Battista, che poeticamente illustra un paesaggio autunnale di alberi ormai spogli.
  

sabato 3 settembre 2016

Abito bianco e sfondo bianco


    La sessione fotografica fatta recentemente con Chiara è stata per noi tecnicamente interessante perché abbiamo voluto farla posare con un abito bianco su uno sfondo bianco.

    Nel composit soprastante sono presenti alcune delle fotografie realizzate con Chiara in abito bianco.

    Per evitare fusioni cromatiche tra il vestito e lo sfondo abbiamo illuminato lo sfondo con due flash ciascuno contenuto in una parabola senza grigliatura, sovraesponendo sulla parte destra dell'immagine e, per evitare un appiattimento totale, abbiamo disposto le luci in modo che ci fosse una caduta di luce sul lato sinistro.

    Per l'illuminazione principale sulla modella abbiamo piazzato in alto a destra un flash con un softbox ottagonale (sicuramente l'illuminazione della modella dal lato sinistro avrebbe accentuato la differenza di luminosità del vestito rispetto allo sfondo, ma alcune caratteristiche fisiche di Chiara ci hanno fatto preferire l'illuminazione da destra) mentre da dietro in alto, sul lato sinistro, per schiarire i capelli abbiamo puntato un flash contenuto in una piccola parabola con griglia frontale (quest'ultima per contenere la diffusione della luce).

    Per chi ama i dettagli, per muovere i capelli della modella abbiamo utilizzato, sul lato sinistro, una wind machine della Bowens posizionata su uno stativo.

giovedì 1 settembre 2016

Doti fondamentali per modelle/i


    Tra le doti fondamentali per una fotomodella/o c'è la flessibilità e la capacità di saper calarsi nella parte, ovvero riuscire ad interpretare ruoli e personaggi con pose e espressioni e stati d'animo diversi a seconda delle richieste del fotografo.

    Nel fare delle sessioni fotografiche con aspiranti modelle/i, abitualmente chiediamo loro di portare abiti di vario genere, sportivo, casual, elegante, ecc. in modo da trovare quale è lo stile che più si addice e avere poi immagini con una varietà di ambientazioni/situazioni che ci permettono, accostando nel composit le varie fotografie, di presentare al meglio le caratteristiche e le capacità del soggetto fotografato che, oltre all'aspetto fisico, anzi più che dell'aspetto fisico, deve essere in grado di mettersi in gioco.

    Ci sono soggetti che, pur fisicamente belli, hanno un'espressività limitata o nulla e, quando si trovano davanti ad una macchina fotografica, lasciano trasparire tutto il loro impaccio, le loro paure e tensioni: in tali casi il fotografo deve, con calma e pazienza, riuscire a metterli a loro agio, guidarli e cogliere l'attimo giusto dove, per pochi centesimi di secondo, c'è la posa e la  mimica facciale ottimale. Di contro ci sono altri soggetti che apparentemente più dimessi, sul set si trasformano e plasticamente e con dinamismo sanno assumere velocemente espressioni e posture interessanti, conformi al set allestito, addirittura a volte anticipando le indicazioni del fotografo.

    Con questi elementi è molto piacevole lavorare, poiché tutto risulta facile e divertente.

    Recentemente abbiamo ospitato nel nostro studio Chiara, una giovane aspirante modella che, per problemi lavorativi poteva essere sul set solo a pomeriggio inoltrato, quasi sera. Considerato ciò uno dei timori che avevamo era che Chiara fosse piuttosto stanca e che le fotografie scattate lasciassero trasparire tale situazione. Abbiamo dovuto invece ricrederci perché, complici anche le classiche e inevitabili battutine tra noi due fratelli fotografi, più si andava avanti con la sessione e più Chiara si trovava a suo agio e dinamicamente seguiva le indicazioni date interpretando disinvoltamente sia la parte di teenager sia quella di giovane donna elegante e seducente.

    Il composit soprastante riassume, pur parzialmente, quanto fatto con Chiara che speriamo abbia ricavato da questa sessione fatta con la formula TFCD, oltre a un pomeriggio di divertimento, esperienze e foto utili per la sua carriera di modella.


sabato 13 agosto 2016

Esperimento 2



    Ecco un'altra immagine, in stile pubblicitario, realizzata a scopo didattico assieme a Laura durante la sua sessione fotografica TFCD.

    La posizione delle braccia e delle dita non è perfetta in quanto il dito medio della mano destra, (quella che tiene la boccetta) è troppo schiacciato mentre sarebbe risultato più elegante se l'appoggio fosse stato fatto con la sola punta delle dita, inoltre il braccio sinistro è troppo in alto e nasconde la scritta del marchio produttrice del profumo, ma trattandosi di uno scatto fatto velocemente a scopo sperimentale, per dare l'idea a Laura di come può essere il lavoro di modella in campo pubblicitario, siamo soddisfatti in quanto lo scopo didattico prefisso è stato raggiunto.

    Per gli amanti dei dettagli fotografici l'immagine soprastante è una parte della seguente fotografia scattata con una fotocamera Canon 5D con un obbiettivo 100 mm apertura F4, iso 200, tempo di esposizione 1/100 di secondo.


    Per mettere in evidenza l'oggetto da reclamizzare, la messa a fuoco è stata fatta sulla boccetta di profumo lasciando volutamente sfuocati, grazie all'apertura di diaframma impostata, gli altri elementi dell'immagine che in postproduzione è stata desaturata dei suoi colori originali, mantenuti solamente per la boccetta di profumo, che risalta quindi per nitidezza e colorazione su tutte le altre parti della fotografia.

lunedì 8 agosto 2016

Esperimento


    Recentemente abbiamo avuto l'occasione di fotografare Laura, una giovane aspirante modella, che accompagnata dai genitori ha voluto fare una sessione fotografica con noi per fare esperienza e avere delle immagini per potersi creare un book per presentarsi a agenzie di rappresentanza di modelli o ditte commerciali o enti che cercano personale per eventi.

    Dopo avere fatto diversi scatti utili per il porfolio, con primi piani, mezzi busti, figura intera con abiti elenganti, sportivi e casual, visto che c'era del tempo a disposizione, abbiamo fatto alcuni scatti per simulare una sessione fotografica con finalità pubblicitarie di promozione di alcuni oggetti.

    Più che per produrre una immagine da pubblicare, l'intento nostro era di far sperimentare a Laura le fasi necessarie per fare questo tipo di lavoro, dove nell'immagine prodotta, tutto deve apparire naturale ed elegante.

   Il risultato finale, senza tanti ritocchi, è la fotografia soprastante dove si è cercato, con la l'accostamento delle labbra alla boccetta a simulare un bacio, di trasmettere la sensazione di passione che questo prodotto scatena.

   Pur essendo questa una immagine abbastanza semplice, sono stati necessari diversi tentativi prima di ottenere una immagine discreta poiché le ridotte dimensioni della boccetta di profumo, la sua forma tondeggiante e la necessità di non coprire le scritte presenti sul prodotto, limitavano la possibilità di avere un appoggio sicuro e naturale sulle dita. 

   Ringraziamo Laura per aver fatto una sessione fotografica con noi, con l'augurio che l'esperienza fatta le sia utile per il suo futuro.
    

lunedì 11 luglio 2016

Altri composit di Elena



    Quello del precedente post è solo uno dei tre composit effettuati per Elena: qui sopra presentiamo gli altri due preparati con alcune delle immagini riprese durante la sessione fotografica TFCD con Elena.

    Anche in questi collage fotografici sono state accostate immagini con abiti, pose e situazioni diverse per mettere in risalto le capacità espressive e la versatilità della simpatica Elena che, pur non avendo avuto precedenti esperienze come modella, ha saputo con duttilità e divertimento calarsi nelle diverse ambientazioni che abbiamo creato nel nostro studio, consentendoci di realizzare diverse foto interessanti.


mercoledì 6 luglio 2016

Sessione fotografica TFCD con Elena




    Nei giorni scorsi abbiamo avuto il piacere di avere Elena come nostra modella in una sessione fotografica TFCD.

    Visto il suo desiderio di avere fotografie con varie ambientazioni, in questa sessione abbiamo realizzato diversi generi di immagini, partendo dal ritratto classico, stile aspirante modella, passando a pose più ammiccanti e con luci più drammatiche e per finire abbiamo realizzato alcune fotografie stile boudoir.

    Ecco qui sopra un composit con alcune delle foto scattate a Elena dalle quali si può rilevare la sua bellezza e la sua versatilità per i vari generi fotografici trattati.

    Per gli amanti delle informazioni tecniche la fotografia principale di questo composit è stata scattata con una Canon 7D ISO 100 a 1/200 di secondo e con un obbiettivo 50mm col diaframma impostato a  F7.1. Per l'illuminazione è stato utilizzato un flash bowens inserito in un softbox ottagonale da 90cm di diametro posizionato a sinistra e in alto rispetto alla modella, in modo da ricreare una illuminazione Rembrandt (si noti sul viso di Elena il triangolo di luce presente sulla parte destra), mentre sul lato destro è stato posizionato un pannello riflettente argenteo e da dietro, sulla parte destra, è stato utilizzato uno stripbox per illuminare i capelli e il corpo della modella e staccarli così dal fondale.

mercoledì 29 giugno 2016

La tridimensionalità nella fotografia


    In un media bidimensionale, qual'è quello fotografico, cos'è che permette di far percepire la tridimensionalità degli oggetti?

    La terza dimensione, la profondità, è percepita dallo spettatore dal gioco di luci ed ombre dell'immagine, da come cioè la luce viene riflessa dagli oggetti ripresi e dalle ombre che si formano.

    L'immagine soprastante permette di capire meglio questo concetto: in questa fotografia si vede che il vaso non è illuminato in maniera uniforme, sul lato destro c'è una zona anteriore in ombra perché non è illuminata direttamente dalla luce principale (un flash con un piccolo softbox ) collocata a sinistra dell'oggetto e leggermente più in alto rispetto ad esso e non riceve luce nemmeno dal pannello riflettente (un semplice cartoncino bianco in questo caso posto alla destra del vaso), che ne rischiara parte del lato opposto e che permette di percepire su quel lato la tramatura della superficie  che altrimenti risulterebbe completamente in ombra (la presenza degli elementi illuminanti, luce principale e pannello riflettente, si può notarla anche dai riflessi presenti sulla superfice lucida del collo del vaso).

    Istintivamente, considerato che l'illuminazione non è uniforme su tutto l'oggetto ripreso, si ricava la sensazione che l'oggetto è tridimensionale, ha cioè una profondità oltre alla dimensioni verticale e orizzontale, e, grazie alle piccole ombre e zone di luce che si notano sulla sua superfice, oltre alla dimensione generale si percepisce che non è un oggetto liscio ma ha tutta una serie di piccole rientranze.

    Nel fotografare un elemento (oggetto, persona, paesaggio, ecc.) è importante fare caso a come la luce lo "scolpisce" e come lo rende tridimensionale.

    Se la fotografia soprastante fosse stata fatta con una sorgente di luce principale in asse con il punto di ripresa, ecco che il gioco di luci ed ombre prima rilevato sarebbe stato nettamente inferiore e l'immagine risultante sarebbe risultata estremamente piatta, quasi priva di tridimensionalità.

    In certi ambiti fotografici è da ricordare però che è fondamentale attenuare la sensazione di tridimensionalità proprio per non far risaltare le irregolatià dell'elemento fotografato: è il caso dei ritratti femminili o di beauty, dove la luce (o il soggetto rispetto alla luce) deve essere posizionata in modo tale da appiattire le naturali imperfezioni e pieghe della pelle.

lunedì 27 giugno 2016

Cartolina dalla Sicilia


    Oltre ai ritratti in studio, foto sportive e still life, quando c'è l'occasione ci cimentiamo anche nelle fotografie di paesaggi, soprattutto quando ci si imbatte in località come questa, una salina siciliana che Giovanni Battista ha avuto modo di visitare alcuni anni fa.

    La fotografia è stata scattata con una Olympus E-PL2 e questi sono i dati di scatto: 1/500 di secondo, F5.6, ISO 200, lunghezza focale 108 mm.

venerdì 24 giugno 2016

still life 5


    Altro esempio di still life questa volta caratterizzato da una luce più diffusa, meno drammatica rispetto a quella utilizzata per realizzare la fotografia del post precedente.

    Giovanni Battista, nel comporre questa immagine, ha cercato un contrasto tra natura e meccanica, per questo, come supporto per la rosa, ha utilizzato la superficie riflettente di un elemento interno di un hard-disk.

giovedì 23 giugno 2016

still life 4



    Ecco qui un altro esempio di still life fatto da Giovanni Battista con 3 punti luce: due sorgenti di luce con un piccolo modificatore sono state collocate a destra e a sinistra degli elementi ripresi su una superfice riflettente, mentre il terzo punto luce, con un piccolo cono e probabilmente con una griglia per contenerne ulteriormente la diffusione, è stato collocato in alto a destra dello sfondo per schiarirlo e dare questa macchia di colore che riscalda l'immagine.

martedì 21 giugno 2016

Still life 3



   Continua la serie di immagini still life realizzate da Giovanni Battista: la fotografia presente in questo post è stata effettuata con una E-PL1 Olympus i dati di scatto sono 1/200 di secondo a ISO 250.

    È da notare come in questo caso, in un contesto dove l'inquadratura presenta diversi elementi simili come colore e illuminazione, è determinante il sapiente utilizzo della profondità di campo: in questa immagine l'attenzione dello spettatore è attratta verso gli oggetti a fuoco (la nocciola e le foglie sul lato sinistro dell'immagine) che risaltano rispetto allo sfocato fogliame sottostante.

    È da ricordare che in fotografia la profondità di campo rappresenta la zona in cui gli oggetti nell'immagine, nonostante il piano a fuoco sia uno soltanto, appaiono ancora nitidi e sufficientemente focalizzati e dipende da vari fattori, tra i quali l'apertura del diaframma, la distanza di messa a fuoco, la lunghezza focale dell'obiettivo e il diametro del circolo di confusione.

   Aumentare l'apertura del diaframma, aumentare la focale e/o avvicinare gli oggetti da mettere a fuoco, fa diminuire la profondità di campo e aumentare la dimensione dei circoli di confusione di tutti i punti dell'immagine. I vari punti immagine allontanati dal piano di fuoco tenderanno ad allargarsi sfocando sempre di più e l'effetto creato sarà maggiormente visibile sui punti luce.

  Negli exif dell'immagine soprastante purtroppo non è riportata l'apertura del diaframma e nemmeno la lunghezza focale dell'obbiettivo che credo in questo caso sia stato un obbiettivo manuale innestato sulla fotocamera tramite anello addattatore.

lunedì 20 giugno 2016

Still life 2


    Ecco qui un'altra delle immagini still life, questa volta con un richiamo ai colori della bandiera italiana, realizzata da Giovanni Batista.

    In questo caso gli elementi sono posizionati su un piano riflettente e l'illuminazione principale deriva da un punto luce posizionato alla destra della fotocamera e sul lato sinistro, a fianco degli oggetti ripresi, è stato posizionato un pannello riflettente.

domenica 5 giugno 2016

Still life 1


    Uno dei generi fotografici che pratichiamo, e tra noi è soprattutto Giovanni Battista lo specialista del settore, è quello dello still life, ovvero la fotografia di soggetti inanimati.

    La maggiore difficoltà nello still life è riuscire a catturare l'interesse dell'osservatore con soggetti a prima vista banali: ecco che risultano fondamentali l'inventiva, la composizione dell'immagine e l'illuminazione dell'oggetto ripreso.

    Nella fotografia di apertura di questo post ecco una immagine still life realizzata da Giovanni Battista: l'attenzione dell'osservatore è immediatamente catturata dal rosso del tuorlo dell'uovo rotto, unico elemento anomalo nel gruppo di uova bianche.

   Lo schema di illuminazione impiegato è abbastanza semplice:


- sotto il tavolo col piano in plexiglass bianco traslucido è stato posto un flash per rischiarare il fondo
- a fianco delle uova, sul lato destro rispetto alla fotocamera, è stato posizionata la sorgente di luce principale, in questo caso un flash con un softbox di 30x30cm circa
- a fianco delle uova, sul lato sinistro rispetto alla fotocamera, è stato collocato un pannello bianco per riflettere la luce proveniente dal flash con softbox e rischiarare così le uova sul lato opposto rispetto alla luce principale.

giovedì 5 maggio 2016

Prova luci


    Prendendo spunto da esempi presenti su siti di altri fotografi, Nicola ha voluto sperimentare una combinazioni di flash e teli da doccia traslucidi come modificatori per creare uno sfondo bianco e una luce principale morbida.

    L'immagine soprastante è una delle fotografia scattate durante l'esperimento: lo sfondo, illuminato sul retro da due softbox da 40x180, è stato sovraesposto completamente in post produzione mentre la luce principale è stata ottenuta con un softbox ottagonale da 90cm davanti al quale è stato collocato un telo da doccia di 180x200cm tenuto in posizione da due autopole.

    La modella è stata posizionata a circa 1,5-2  metri dalla luce principale e a circa 60-80 cm dal telo traslucido di sfondo.

    L'effetto ottenuto è buono, con una luce morbida molto soffusa che ben si presta per immagini glamour non drammatiche.

   Uno dei vantaggi inoltre riscontrato durante la sessione di prova, è che l'ampia superfice illuminante data dal telo doccia di 180x200cm e la collocazione non immediatamente a ridosso della modella, consente di avere illuminata uniformemente una area relativamente ampia,  nella quale è possibile far muovere/collocare il soggetto fotografato senza  la necessità di dover cambiare a ogni minimo spostamento l'apertura del diaframma per compensare la minore o maggiore quantità di luce.

mercoledì 23 marzo 2016

Fotografare in movimento


    Con l'arrivo della bella stagione sono riprese le uscite di allenamento organizzate dalla società ciclistica di Nicola e in vista di una eventuale realizzazione di un secondo calendario personalizzato, abbiamo sfruttato l'occasione per documentare le attività di questo gruppo sportivo.

    Ecco quindi l'immagine del gruppo di ciclisti che in rilassatezza, percorrendo strade secondarie, attraversa borghi immersi nella campagna veronese.

    Dal punto di vista tecnico, considerato che i soggetti da riprendere sono in movimento (circa 30km/h) risulta importante, ai fini di avere una buona definizione dell'immagine, avere un breve tempo di esposizione e, dato anche il contesto ricco di particolari che potrebbero distrarre lo spettatore, è necessario utilizzare un medio teleobbiettivo e il diaframma abbastanza aperto, per avere una ridotta profondità di campo.

   Per riprendere l'immagine soprastante, scattata con lo zoom impostato a 108mm e ripresa da un mezzo al seguito dei ciclisti, si è fatto ricorso anche agli automatismi della fotocamera (in questo caso una Olympus E-3) impostati sulla priorità di apertura con diaframma f/4 a ISO 400.

    Il tempo di scatto è stato 1/2500 di secondo, che ha consentito di avere una immagine ben definita nonostante gli atleti in movimento e la velocità dell'auto da cui è stata scattata la fotografia.


domenica 14 febbraio 2016

Tempi di esposizione

    Come scritto ieri, nelle fotografia a mano libera è importante sfruttare la combinazione sensibilità della fotocamera (ISO)/apertura del diaframma (f-stop), per avere il tempo di esposizione più breve possibile ed evitare il micromosso in modo da ottenere l'immagine più nitida possibile.

    Ci sono però dei casi dove è necessario sfruttare questa combinazione in senso inverso, cioè utilizzare una bassa sensibilità del sensore e chiudere il diaframma per aumentare il tempo di esposizione.

    Perché questo? Semplice, in alcuni casi il maggiore tempo di esposizione serve per fare in modo che alcune parti della immagine risultino mosse e diano così, a chi le guarda, la sensazione del movimento.

    Ecco qui due fotografie scattate da Giovanni Battista, a pochi secondi una dall'altra, nel corso di una manifestazione ciclistica non competitiva con bici d'epoca svoltasi lo scorso agosto.

 

   Le immagini sono state riprese a bordo della macchina apripista che si muoveva davanti ai ciclisti a circa 25km/h: in entrambi i casi la sensibilità della macchina fotografica, una Olympus E-PL2, è stata tenuta a ISO 200 ma nella prima immagine il tempo di esposizione è stato impostato a 1/640 di secondo con diaframma a F 5, mentre la seconda immagine, fatta con il diaframma più chiuso (F 10) e in una zona leggermente più in ombra rispetto alla prima immmagine, il tempo di apertura è stato di 1/50 di secondo.

     Risulta evidente la maggiore dinamicità della seconda immagine rispetto alla prima. Questo è dovuto alle parti marginali dell'immagine (il fondo stradale, la vegetazione ai lati, il movimento delle gambe dei ciclisti) che risultano mosse grazie al tempo di esposizione scelto per fare questa foto. È da notare che nonostante il lungo tempo di esposizione le biciclette (tranne le ruote) e il volto dei ciclisti risultano ben definiti perché viaggiavano alla stessa andatura della macchina apripista.

sabato 13 febbraio 2016

Fotografare a mano libera: tempi di esposizione


    Fotografare a mano libera, senza utilizzare un cavalletto e senza sistemi di stabilizzazione dell'immagine sull'obbiettivo o sul sensore, non è sempre facile, soprattutto se la luce a disposizione è poca.

In situazioni come quella sopra illustrata, è di fondamentale importanza avere obiettivi luminosi, cioè con un basso numero f -stop: più è basso tale numero maggiore è la quantità di luce che passa attraverso le lenti dell'obiettivo e arriva al sensore.

    Questo, in combinazione con l'impostazione di un alto grado di sensibilità del sensore, permette di ridurre il più possibile il tempo di esposizione e di eliminare o limitare il micromosso inevitabile dovuto al ribaltamento dello specchietto nelle macchine fotografiche reflex e ai naturali tremolii della persona che tiene in mano la fotocamera.

    Un'altra regola da tenere presente è quella di avere sempre un tempo di esposizione più corto rispetto alla lunghezza focale dell'obiettivo usato, ovvero per un 100mm non scendere sotto il 1/100 di secondo, per un 50 avere un tempo di esposizione pari o più breve di 1/50 di secondo, ecc.

     La fotografia di apertura di questo post è stata fatta a mano libera domenica 7 febbraio 2016, a Dossobuono, in occasione della Messa del ciclista, tradizionale appuntamento di inizio stagione che anche quest'anno ha visto la partecipazione molti atleti di diverse squadre veronesi, organizzata dalla società ciclistica di Nicola.

    Per realizzare questa foto è stata usata solo l'illuminazione artificiale presente nella chiesa: l'obiettivo utilizzato è un 24mm f/2.8 Canon. Per aumentare seppur di poco la profondità di campo è stato tenuto con apertura f/3.5 al posto del f/2.8 che è la massima apertura che ha tale obiettivo. Per evitare il mosso la sensibilità della fotocamera Cano 7D è stata impostata a 1600ISO ciò ha consentito, data la luminosità della chiesa e l'apertura dell'iris dell'obiettivo, di avere come tempo di esposizione 1/25 di secondo, giusto quanto necessario per evitare che fosse presente il micromosso, rischio sempre in agguato quando si fanno, come in questa occasione, delle foto a mano libera.

   

mercoledì 3 febbraio 2016

Sessioni fotografiche TFCD


    Come nello sport, nelle varie professioni ed attività, anche per la fotografia è indispensabile la pratica per acquisire, consolidare e migliorare le proprie competenze.

    La pratica permette di prendere confidenza con i mezzi utilizzati (nell'ambito fotografico, fotocamere, obiettivi, luci, ecc.), e di sperimentare nei diversi luoghi e contesti varie soluzioni: tale esperienza e allenamento consente poi di sapere istintivamente come e quando operare per ottenere, nel minor tempo possibile e nella maniera economicamente più conveniente, il risultato prefissato.

    Perciò, per ampliare e consolidare la nostra esperienza nel campo della ritrattistica, in questo periodo offriamo la possibilità di realizzare gratuitamente con noi una sessione fotografica in modalità TFCD (time for CD, ovvero in cambio della posa al soggetto fotografato verranno consegnati i file digitali delle migliori fotografie realizzate durante la sessione), previa la sottoscrizione di una liberatoria ad uso non commerciale che ci consenta di utilizzare le immagini senza scopo di lucro, nei diversi ambiti (mostre, concorsi fotografici, sito internet, ecc.).

   È questa una buona occasione per attori/attrici, modelli/e, o aspiranti tali, per avere gratuitamente delle immagini con le quali creare o incrementare il proprio portfolio (nelle pagine di questo blog potrete trovare alcuni esempi delle immagini che abbiamo realizzato in precedenza).

   Per ulteriori informazioni o per concordare una sessione fotografica scrivete una email all'indirizzo gibiennephoto@gmail.com.

domenica 3 gennaio 2016

Anno nuovo e fotografie nuove


    Cogliendo l'occasione della nevicata di ieri, siamo andati a San Zeno di montagna per scattare le prime foto del 2016 che potranno tornare utili in vista di un eventuale calendario 2017 della società ciclistica di Nicola.

    Il panorama suggestivo, imbiancato dai primi fiocchi di neve, ha permesso di realizzare diverse immagini interessanti, compresa questa sovrastante.

    Per gli amanti dei dati tecnici ecco i dati di scatto: macchina fotografica Canon 5D, ISO 800, 1/3200 di secondo, obbiettivo EF-S Canon 50mm 1,8 IS II , apertura f4.

sabato 2 gennaio 2016

Buon Anno e Buon Compleanno



    Nel 2015 abbiamo iniziato a scrivere in rete della nostra avventura nel mondo della fotografia e oggi questo blog ha esattamente un anno di vita.

    In questo anno abbiamo scattato migliaia di fotografie, elaborato centinaia di immagini, documentato diversi eventi, realizzato un fotolibro di oltre 300 pagine, stampato un calendario, scritto più di trenta post e fatto tanto, tanto altro ancora.

    Quali semplici appassionati, che della fotografia fanno il loro hobby, siamo molto soddisfatti: la nostra avventura proseguirà anche quest'anno, che auguriamo sia per tutti un anno di felicità e prosperità.

    Buon compleanno a questo blog quindi e buon 2016 a tutti.

 Giovanni Battista e Nicola Micheletti