In attesa di ritornare ad ospitare nel nostro studio a Dossobuono (VR) delle sessioni fotografiche, abbiamo approfittato di questi giorni di pausa per effettuare alcune prove di illuminazione con alcuni dei fondali che abbiamo a disposizione.
Abitualmente, per le richieste che ci arrivano di realizzare delle immagini per book fotografici, tendiamo a utilizzare spesso (se non esclusivamente) sfondi bianchi sovrailluminati per avere un effetto bianco infinito o, per immagini più drammatiche, lo sfondo bianco sottoilluminato oppure sfondi grigi o neri.
Poche volte abbiamo utilizzato uno dei tanti sfondi colorati presenti nel nostro studio.
Ecco che, in preparazione delle prossime sessioni fotografiche, abbiamo voluto provare alcuni fondali colorati che abbiamo, sperimentando diverse soluzioni di illuminazione.
Il sottostante sfondo, di colore verde scuro a macchie, in tela leggera, da 3x6 metri, in questi anni l'abbiamo usato solo un paio di volte.
Ecco come risulta illuminato in maniera omogenea con un flash contenuto in un octagon da 90cm di diametro collocato a circa 3,5 metri di distanza.
Lo sfondo così rischiarato non risulta interessante: nonostante le diverse chiazze di colore e il pattern presente, il telo appare piuttosto piatto e non stimola l'attenzione dello spettatore.
Cambiando modalità di illuminazione, puntando un flash con parabola e griglia vicino allo sfondo, in modo da avere illuminata solo una porzione circolare, ecco che emergono maggiormente le potenzialità di questo fondale.
A questo punto collocato il soggetto (per l'occasione Giovanni Battista) davanti al fondale, avendo l'accortezza di posizionarlo in modo che non sia troppo vicino allo sfondo, che con il suo corpo nasconda il monoblocco del flash e il treppiedi che lo sostiene e che sia abbastanza centrato nel retrostante cerchio di luce, il gioco è quasi fatto: basta solo aggiungere una fonte di luce che illumini il soggetto senza rischiarare lo sfondo, per non ridurre il contrasto tra l'alone di luce e la parte del fondale non illuminata.
Per illuminare Giovanni Battista è stato utilizzato lo stesso flash con octagon utilizzato in precedenza per illuminare l'intero sfondo: in questo caso è stata però messa davanti all'octagon una griglia e il flash è stato collocato piuttosto vicino al soggetto (circa 1 metro) e angolato in modo da evitare di far cadere la luce sul fondale.
In una seconda prova, per dare una maggiore tridimensionalità allo sfondo, Nicola ha voluto creare con delle pinze delle pieghe nel fondale: tali irregolarità, grazie anche al gioco di luci e ombre che esse determinano, aggiungono maggior interesse allo sfondo.
Ecco come risulta lo sfondo con le pieghe (notare in alto a destra una delle due pinze utilizzate per creare le pieghe nel fondale).
Ed ecco qui sotto il risultato, con il telo che, drappeggiato in questo modo e leggermente sottoesposto, appare come un elegante tendaggio.
Un altro dei fondali di tela che abbiamo è questo sottostante, caratterizzato da chiazze azzurre e bianche.
Ci siamo trovati più volte, in alcuni incontri fotografici, a vedere utilizzato questo tipo di telo con una illuminazione però piuttosto piatta, che non valorizzava il soggetto e lo sfondo: delusi dei risultati che abbiamo visto ottenere da vari fotografi, non abbiamo quasi mai pensato a utilizzare quello in nostro possesso.
In realtà, se utilizzato con attenzione, questo sfondo è veramente interessante: basta solo rischiararne una parte e collocare il soggetto in modo che la sua figura si stagli sulla porzione di sfondo illuminata, come nella sottostante immagine.
Il tempo dedicato a queste prove, è per noi un importante momento di preparazione in vista delle future sessioni fotografiche che speriamo, quanto prima possibile, di poter tornare a ospitare nel nostro studio, in modo da avere idee e soluzioni utili da impiegare per variare e migliorare la qualità degli scatti che realizziamo.
Per chi fosse interessato a farsi fotografare da noi, il nostro indirizzo di posta elettronica per eventuali contatti è gibiennephoto@gmail.com