venerdì 25 luglio 2025

L'apparenza e la realtà

Una delle cose affascinanti della fotografia è la possibilità di creare e immortalare, con un accorto uso di luci, elementi scenici e inquadrature, delle situazioni effimere, che esistono solo in quell'istante e per quel punto di osservazione.

La fotocamera coglie il momento e chi vede l'immagine risultante ne ricava una impressione pensando che quella che vede sia una ambientazione reale.

Come esempio a questo post ecco una immagine creata ieri sera da Nicola durante delle prove di luci per delle sessioni fotografiche glamour. 

La fotografia è stata realizzata nello spazio attrezzato con luci e fondali che abbiamo a Dossobuono: dall'immagine soprastante sembrerebbe un posto raffinato e elegante mentre in realtà è semplicemente il garage dell'abitazione di Nicola senza l'auto parcheggiata.

Ecco qui, da un'altra angolazione, com'era il garage al momento dello scatto.


Il risultato finale dipende dalla creatività del fotografo e dalla sua abilità nell'usare i vari elementi (luci, spazi, soggeti, oggetti, punti di ripresa, impostazioni macchina, ecc.) in modo coerente con la suggestione/storia che vuole trasmettere allo spettatore.

Per gli amanti delle cose tecniche qui sotto è indicato con che funzione sono stata usate le luci imiegate sul set che erano 3 flash Neewer Vision 4 radiocomandati e due luci continue Godox SL60W.

La luce principale è il flash con stripbox 40x140 grigliato posizionato a destra dell'inquadratura (a sinistra del manichino e dello specchio nella foto di backstage). Per esaltare l'effetto trasparenza della vestaglia è stato usato un flash per illuminare in controluce il manichino (è la luce in basso a destra nella prima immagine di backstage): ad esso era applicato uno snoot per limitare la diffusione della luce solo su una parte della vestaglia ed inoltre nello snoot era inserita una gelatina colorata per avere la luce più calda. Sullo sfondo c'è la proiezione tenue della sagoma di una finestra (la si intravede a lato e dietro allo specchio): tale effetto è ottenuto con una luce flash con applicato uno snoot e una gelatina blu (nel primo backstage compare come punto luce azzurro all'estrema sinistra dell'immagine) la cui luce è stata fatta passare attraverso un cartoncino ritagliato con la sagoma di un telaio di una finestra. Una delle luci continue è stata usata per creare una top light sul manichino (questo punto luce, che nel backstage lo si vede appeso a un palo autopole, aveva applicato una lente di fresnell e  una gelatina full cto) mentre l'altra è stata impiegata per creare maggiore profondità illuminando in maniera radente i tendaggi presenti in primo piano. Come visibile nella seconda foto di backstage, in questo caso è stato usato come modificatore un beauty dish da 40cm, sfruttando la luce che fuoriesce frontalmente per rischiarare la tenda di sinistra mentre la luce diretta che abitualmente questo modificatore lascia fuoriuscire lateralmente, è stata utilizzata per illuminare il tendaggio di destra.