Questo tipo di accordo tra fotografo e modelli permette ad entrambe le parti di usufruire ciascuno delle capacità dell'altro.
Così facendo il modello ha l'occasione di:
1) fare esperienza e imparare o migliorare le proprie tecniche di posa;
2) avere degli scatti fotografici con i quali crearsi o ampliare il proprio book senza dover pagare il fotografo;
3) farsi conoscere da un potenziale datore di lavoro (il fotografo).
Il fotografo dal canto suo, tramite la formula TFCD ha la possibilità di:
1) usufruire di un modello senza l'onere economico derivante (quindi può utilizzare l'occasione per sperimentare/sviluppare progetti fotografici personali);
2) valutare all'atto pratico le potenzialità di un eventuale collaboratore (il modello) da ingaggiare in futuro;
3) se il fotografo è alle prime armi, imparare ad interagire con il modello e iniziare a crearsi un portfolio.
È evidente che più è famoso il fotografo e più aumentano le possibilità che trovi aspiranti modelli disposti a collaborare con la formula TFCD (di contro, però, il fotografo affermato, soprattutto se deve garantire un risultato all'altezza delle aspettative di un eventuale committente, tenderà a rivolgersi ad agenzie che gli forniscano modelli già abituati a posare e a lavorare professionalmente), mentre più è affermato il modello e più è difficile che esso si presti a questo tipo di collaborazioni.
Anche nel caso di fotografie fatte con la formula TFCD è opportuno che tra fotografo e modello vengano sottoscritti degli accordi per l'utilizzo degli scatti realizzati (liberatorie): in questo modo entrambe le parti hanno ben chiaro quelli che sono i propri diritti e limiti di sfruttamento delle immagini create congiuntamente.
la bella e brava Valentina M. da noi recentemente fotografata in modalità TFCD |