mercoledì 25 febbraio 2015

Creare il momento giusto

Fotografare delle persone in studio ha le sue difficoltà perché se i soggetti non sono dei modelli abituati a posare, tenderanno inevitabilmente a non sapere cosa fare, come mettersi, che espressione tenere. In tale situazione si rischia di avere delle foto tecnicamente perfette relativamente a luci, profondità di campo e messa a fuoco, ma pessime dal punto di vista comunicativo in quanto il soggetto fotografato, non trovandosi a suo agio, assumerà espressioni forzate e statiche. È in questi frangenti che il fotografo deve saper trovare il modo per entrare in confidenza con la persona fotografata in modo da guidarla e dargli la possibilità, fotograficamente parlando, di esprimersi al meglio.
Nei giorni scorsi abbiamo avuto il piacere di fotografare una giovane coppia di innamorati che all'inizio non sapevano che posa tenere: è bastato un piccolo input ed ecco che, come visibile nella foto sottostante, è stato possibile catturare un momento di giocosa interazione dal quale traspare il loro dinamismo e affiatamento.
Il segreto dei grandi fotografi ritrattisti, al di là delle competenze tecniche di utilizzo delle attrezzature fotografiche e dell'illuminazione, consiste nel sapere come stimolare i soggetti fotografati affinché, nel momento dello scatto, essi rivelino la loro intima bellezza.

Ana Maria e Bogdan fotografati nel nostro studio

domenica 15 febbraio 2015

La messa a fuoco

In un contesto con molti elementi, uno dei mezzi per riuscire ad attirare l'attenzione su un particolare elemento dell'immagine fotografata, consiste nel mettere a fuoco tale elemento e lasciare fuori fuoco tutti gli altri.
Questo gioco è possibile farlo utilizzando un obiettivo con una grande apertura di diaframma, che abbia una lunghezza focale abbastanza lunga (gli obbiettivi grandangolari, che hanno una distanza focale ridotta, sono meno adatti in quanto, riducendone le dimensioni, tendono a far apparire tutti gli elementi fotografati a fuoco) e posizionando l'elemento da far risaltare, abbastanza lontano dagli altri elementi fotografati.
Un esempio di questa tecnica è presente nell'immagine sottostante ove l'attenzione dello spettatore è attratta dalle scritte poste sul dorso delle maglie dei ciclisti.
Questa fotografia è stata fatta con una fotocamera canon 40D, obiettivo 85mm e con diaframma f1.8 (tempo di esposizione 1/6000 di secondo, iso100).
La differenza di nitidezza tra gli elementi in primo piano e quelli sullo sfondo è data dalla ridotta profondità di campo che ha l'ottica in questione alla massima apertura e dal posizionamento dei soggetti fotografati: la distanza tra il fotografo e gli elementi sullo sfondo è più del doppio della distanza tra il fotografo e gli elementi in primo piano.

Ciclisti che assistono al passaggio di un corteo carnevalesco

martedì 10 febbraio 2015

Raccontare con le immagini

Raccontare con le immagini un momento, una storia, un evento senza essere banali non è facile.
Per farlo si deve essere in grado di offrire punti di vista diversi rispetto a quelli che normalmente si vedono.
A volte bisogna valorizzare un particolare isolandolo dal contesto, altre volte invece si deve riprendere l'intero contesto nel quale si svolge un evento.
In quest'ultimo caso un obiettivo grandangolare spinto può risultare molto utile.